Famiglia: annonaceae Specie: muricata Nomi comuni: Graviola, soursop, guanàbana, guanábano, guanavana, guanaba, corossol épineux, huanaba, toge-banreisi, durian benggala, nangka blanda, cachiman épineux Parti utilizzate: foglie, semi, frutto, scorza, radici.
Descrizione
Proprietà ed azione: antíbatterico, anticancro, antiparassitario, antispastico, antitumorale, antidepressivo,antispasmodico, astringente, citotossico, febbrifugo, insetticida, ipotensivo, nervino, pettorale, piscicida, sedativo, stomachico, vasodilatatore, vermifugo.
Fitochimica: Acetaldehyde, Amyl-caproate, Amyloid, Annonain, Anomuricine, Anomuricinine, Anomurine, Anonol, Atherosperminine, Beta-sitosterol, Campesterol, Cellobiose, Citric-acid, Citrulline, Coclaurine, Coreximine, Dextrose, Ethanol, Folacin, Fructose, Gaba, Galactomannan, Geranyl-caproate Glucose, HCN, Isocitric-acid, Lignoceric-acid, Malic-acid, Manganese, Mericylalcohol, Methanol, Methyl-hex-2-enoate, Methylhexanoate, Muricine, Muricinine, Muricapentocin, Muricoreacin, Myristic-acid, P-coumaric-acid, Paraffin, Potassium-chloride, Procyanidin, Reticuline, Scyllitol, Stearic-acid, Stepliarine, Stigmasterol, Sucrose, Tannin, Xylosyl-cellulose
Uso tradizionale: mezza tazza di un decotto da infusione di foglie o di scorza 1-3 volte al giorno oppure 2-5 gr di polvere di foglie in tavolette o capsule due volte al giorno.
La graviola è un piccolo albero sempreverde a sviluppo verticale che cresce fino ad altezze di 5-6 metri con grandi foglie lucide verde scuro. E' nativa della maggior parte delle calde aree tropicali del Sud e Nord America, inclusa l'Amazzonia.
Produce un grande frutto commestibile a forma di cuore dal colore giallo-verde e bianco. Il frutto è venduto nei mercati locali col nome di Guanabana o Cherimoya Brasilano ed è eccellente per preparare bevande o sorbetti e, nonostante sia leggermente aspro-acido, può essere mangiato crudo.
Nelle zone tropicali tutte le parti della Graviola sono utilizzate dalla medicina naturale, incluse la corteccia, le foglie, le radici, il frutto e i semi.
Ad ogni parte dell'albero sono state attribuite diverse proprietà e usi. Di solito il frutto e il suo succo è utilizzato per vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare la quantità di latte delle mamme dopo il parto (lattogogo) e come astringente per diarrea e dissenteria.
I semi triturati sono usati come vermifugo, contro parassiti e vermi interni od esterni. La corteccia, le foglie e le radici sono considerati sedative, antispasmodiche, ipotensive e nervine, per questi scopi vengono preparate delle tisane.
Ad ogni parte dell'albero sono state attribuite diverse proprietà e usi. Di solito il frutto e il suo succo è utilizzato per vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare la quantità di latte delle mamme dopo il parto (lattogogo) e come astringente per diarrea e dissenteria.
I semi triturati sono usati come vermifugo, contro parassiti e vermi interni od esterni. La corteccia, le foglie e le radici sono considerati sedative, antispasmodiche, ipotensive e nervine, per questi scopi vengono preparate delle tisane.
La Graviola ha una ricca lunga storia di utilizzo nella medicina erboristica come pure un uso che si è tramandato per generazioni da parte degli indigeni. Nelle Ande del Perù, la tisana ricavata dalle foglie è usata per catarro e i semi triturati per eliminare i parassiti.
Nella foresta amazzonica la corteccia, le radici e le foglie sono utilizzate per il diabete e come sedativo e antispasmodico. Le tribù indigene della Guyana utilizzano il tè prodotto con le foglie e/o la corteccia come sedativo e tonico cardiaco.
Nell'Amazzonia brasiliana il tè dalle foglie è usato per problemi al fegato mentre l'olio delle foglie e del frutto acerbo è mescolato con l'olio di oliva per essere usato esternamente per nevralgie, reumatismi e dolore da artriti. In Jamaica, Haiti e Indie Occidentali, il frutto e/o il suo succo sono usati per febbre, parassiti, diarrea e come lattagogo mentre le radici o le foglie sono usate come antispasmodico, sedativo e nervino per problemi cardiaci, tosse, influenza, parto difficile, asma, astenia, ipertensione e parassiti.
Nella foresta amazzonica la corteccia, le radici e le foglie sono utilizzate per il diabete e come sedativo e antispasmodico. Le tribù indigene della Guyana utilizzano il tè prodotto con le foglie e/o la corteccia come sedativo e tonico cardiaco.
Nell'Amazzonia brasiliana il tè dalle foglie è usato per problemi al fegato mentre l'olio delle foglie e del frutto acerbo è mescolato con l'olio di oliva per essere usato esternamente per nevralgie, reumatismi e dolore da artriti. In Jamaica, Haiti e Indie Occidentali, il frutto e/o il suo succo sono usati per febbre, parassiti, diarrea e come lattagogo mentre le radici o le foglie sono usate come antispasmodico, sedativo e nervino per problemi cardiaci, tosse, influenza, parto difficile, asma, astenia, ipertensione e parassiti.
Nella Graviola sono stati trovati molti composti bioattivi frutto di ricerche effettuate da scienziati sin dagli anni '40.
Molti degli usi nella medicina naturale sono stati confermati da queste ricerche scientifiche. I primi studi risalgono al periodo 1941-1962. Alcuni studi su animali condotti da diversi ricercatori hanno dimostrato che sia la corteccia che le foglie hanno attività ipotensive, antispasmodiche, rilassanti dei muscoli lisci e cardio-depressive.
Nel 1991 alcuni ricercatori hanno confermato le proprietà ipotensive della Graviola nei ratti. Molti altri studi durante gli anni hanno dimostrato che le foglie, la corteccia, le radici, lo stelo e gli estratti dei semi possono agire come antibatterico (in vitro) contro numerosi agenti patogeni mentre la corteccia ha anche proprietà funghicide.
In uno studio del 1991 i semi di Graviola hanno evidenziato proprietà antiparassitarie; l'estratto delle foglie ha mostrato proprietà funghicide.
Secondo uno studio del 1940 le foglie, le radici e in particolare i semi, hanno dimostrato forti caratteristiche insetticide. In un recente studio del 1997 su animali, sono stati scoperti nuovi alcaloidi nel frutto della Graviola con effetti antidepressivi.
Foto: Google Search
Molti degli usi nella medicina naturale sono stati confermati da queste ricerche scientifiche. I primi studi risalgono al periodo 1941-1962. Alcuni studi su animali condotti da diversi ricercatori hanno dimostrato che sia la corteccia che le foglie hanno attività ipotensive, antispasmodiche, rilassanti dei muscoli lisci e cardio-depressive.
Nel 1991 alcuni ricercatori hanno confermato le proprietà ipotensive della Graviola nei ratti. Molti altri studi durante gli anni hanno dimostrato che le foglie, la corteccia, le radici, lo stelo e gli estratti dei semi possono agire come antibatterico (in vitro) contro numerosi agenti patogeni mentre la corteccia ha anche proprietà funghicide.
In uno studio del 1991 i semi di Graviola hanno evidenziato proprietà antiparassitarie; l'estratto delle foglie ha mostrato proprietà funghicide.
Secondo uno studio del 1940 le foglie, le radici e in particolare i semi, hanno dimostrato forti caratteristiche insetticide. In un recente studio del 1997 su animali, sono stati scoperti nuovi alcaloidi nel frutto della Graviola con effetti antidepressivi.
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